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Holacracy come se lo spiegassi a mia mamma: regole e linee guida

Holacracy è la traduzione di olocrazia.

Rappresenta il “sistema operativo” del team di cui faccio parte in Kopernicana, l’organizzazione per cui lavoro oggi (si, una nuova )

In sostanza è una tecnologia sociale, un sistema organizzativo di governance nel quale autorità e decisioni sono distribuiti in unità auto-organizzate anziché fissati in una gerarchia di tipo

manageriale (quella piramidale per intenderci).

Le risorse umane, quindi, sono considerate direttamente responsabili delle loro attività.

Obiettivo di questa forma di management è trasformare i dipendenti in imprenditori del loro stesso ruolo e mansione.

Il management come lo conosciamo noi è stato sviluppato per le fabbriche ed è poco elastico per adattarsi all’era e mercati moderni.

Un metodo ben definito e ripetibile per la gestione organizzativa non esisteva prima della rivoluzione industriale.

Il bisogno di efficienza, coerenza della produzione e prevedibilità nelle fabbriche del XIX secolo veniva ben risolto con un approccio top – down.

Ed è questo il sistema di gestione a cui siamo abituati ancora oggi.

Il classico management si presenta un modello gerarchico (piramidale): al vertice troviamo manager e direttori che definiscono strategie e prendono decisioni che sono successivamente

veicolate agli operations.

Command & Control, questa è la definizione di questo tipo di management (che in molti casi funziona perfettamente, non sto dicendo il contrario).

C’è un problema, però, il VUCA.

VUCA

Volatility, Uncertanty, Complexity and Ambiguity.

I mercati e le industry odierne sono tutte accomunate da questo acronimo.

E’ difficile fare previsioni, disegnare strategie nel medio / lungo periodo e comprendere le dinamiche fatte di molteplici interconnessioni tra tecnologie, esseri umani, società ed

organizzazioni.

Ed è per questo motivo che la filosofia Agile ha iniziato ad essere esplorata anche a livello aziendale ed organizzativo: non solo team di sviluppatori che lavorano in Scrum ma anche unit trasversali così come il management iniziano a trasformarsi.

Rispondere ad un cambiamento piuttosto che seguire un piano, personalmente, credo che sia la miglior espressione e indicazione che traspare dal manifesto Agile.

Agile e Holacracy sono strettamente interdipendenti.

Non credo potrebbe esistere uno senza le basi dell’altro.

Il punto è che Holacracy possiede delle linee guida e delle regole che sono semplici da seguire e permette di “fare le cose” (GTD: Get Things Done).

Occorre solo seguire delle regole ed imparare a giocare.

Inoltre abilita notevolmente la sperimentazione individuale, la creatività e lo sviluppo di proposte che non vengono dettate dal top management.

Le regole di Holacracy

Holacracy è progettata per gli esseri umani in quanto ogni organizzazione, oggi, comporta un complesso lavoro di conoscenza.

Anche i moderni operai devono contribuire in modi che le generazioni precedenti non potevano immaginare.

Non sei parte di una macchina (e se lo sei non dovresti preoccuparti dell’automazione quanto piuttosto delle organizzazioni che gestiscono le proprie risorse umane come delle macchine).

Le sfide lavorative cambiano frequentemente e richiedono una risoluzione dei problemi con un approccio creativo ed umano.

Insomma, Holacracy è una pratica di gestione e management per le sfide dell’era moderna.

Vediamo insieme le sue regole principali:

  • potere decisionale e responsabilità sono distribuiti in ruoli ben definiti e condivisi a tutta l’organizzazione in maniera trasparente
  • ogni ruolo ha un obiettivo ha delle responsabilità e accountabilities
  • ed è un micro imprenditore che deve agire senza ledere altri ruoli o l’organizzazione nel suo
  • complesso
  • i diversi ruoli sono raggruppati in “circles“
  • le riunioni sono ricorrenti e le tensioni possono essere esposte da ogni partecipante in tempo reale
  • l’organizzazione si evolve grazie alle “tensioni“

Alcuni di questi elementi dovrebbero già essere presenti di default in ogni unit e tema di lavoro ma, a volte, non è così esplicito (ndt).

Il vero punto chiave di Holacracy è il concetto di micro imprenditore.

Guardati, a fine lettura, il Talks at Google di Brian Robertson (non il chitarrista) per approfondire tutti gli aspetti di Holacracy e la storia da cui nasce.

Micro imprenditori

Il concetto di micro imprenditore dovrebbe essere abbastanza chiaro: autonomia e responsabilità in funzione di obiettivi misurabili.

Ma la vera struttura di questo modello di management sono i circles ovvero, delle sotto strutture, che radunano diversi ruoli.

Attenzione, però, non sono unit fine a se stesse in quanto un ruolo (micro imprenditore) può appartenere anche a diversi circle.

Il mio ruolo in Kopernicana, ad esempio, appartiene sia al circle Marketing, a quello Sales che a quello Delivery.

Questo proprio per evitare i compartimenti stagni e favorire la contaminazione e attività sinergiche in maniera orizzontale e cross funzionale e, soprattutto, eliminare i famosi colli di bottiglia.

Esiste ovviamente il Anchor Circle, il nucleo centrale, che definisce la governance e al quale tutti gli altri circle devono rispondere attraverso le “tensioni”.

Anchor Circle, in pratica, scrive la costituzione e le regole del gioco e fa in modo che vengano adottate e rispettate.

La costituzione è definita con le indicazioni suggerite da Holacracy attraverso la “Holacracy

Costitution” ovvero il sistema operativo base affinchè ogni membro possa seguire ed applicare le regole all’interno del proprio circle.

Micro imprenditori e Circles in Holacracy

Non è molto diverso dal funzionamento delle cellule del corpo umano.

Ogni cellula lavora inseguendo un obiettivo specifico scritto nel proprio DNA (funzione) e dialoga in stretta sinergia con altre cellule ed organi in maniera costante e dinamica.

Se ad esempio i muscoli (circle) richiedono maggior ossigeno in quanto sottoposti a sforzo intenso, tale richiesta (tensione) viene inviata a cuore e polmoni (circle dipendenti) il tutto seguendo specifiche regole e azioni (costituzione).

In questo scenario si attivano tutti i circle che possono supportare la richiesta da parte dei muscoli per adempiere ad uno scopo funzionale e, magari, di sopravvivenza.

E’ molto frequente che si debbano creare dei sotto insiemi all’interno dio uno specifico cricle.

Il circle “Marketing” ad esempio potrebbe avere dei sotto insiemi che fanno riferimento a Social Network, Dem, Blogging e altro ancora.

Questi sotto sistemi sono collegati e dialogano tra loro attraverso i Lead Link e Rep Link.

Lead link: è la figura nominata dal Anchor Circle come rappresentante e portavoce del circle

Marketing ed è colui che deve trasmettere scopo ed obiettivi a tutti i sub circles del marketing.

Il Lead Link ha delle mansioni specifiche:

  • deve strutturare la governance del circle in modo che essa esprima il suo obiettivo e le sue
  • responsabilità.
  • dovrà assegnazione dei partners ai ruoli dei circle
  • distribuisce le risorse nei diversi progetti/ruoli
  • dtabilisce le priorità e le strategie del circle
  • definisce le metriche per il circle

I Rep Link, invece, vengono eletti all’interno del circle e sono i loro rappresentanti verso l’esterno.

Il ruolo dei Rep Link comporta le seguenti responsabilità e mansioni:

  • rimuovere i vincoli che possano limitare/bloccare i sub-circle
  • comprendere le forze espresse dai membri dei sub-circle
  • fornire visibilità al super-circle circa la salute del sub-circle. Questo include la reportistica delle
  • metriche o checklist item assegnati al sub-circle.

Circles e Sub Circles

Attraverso questo meccanismo, Holacracy garantisce la risoluzioni di eventuali problemi tramite l’adozione di azioni concrete ed indipendenti (operations), e l’eventuale modifica del modello di governance in in tutti quei casi più complessi e che possono impattare maggiormente sulla struttura organizzativa.

Filippo Scorza
Filippo Scorza
Sono un digital enthusiast, ho un transponder sotto pelle, faccio volontariato digitale nei paesi in via di sviluppo e mi piacciono i progetti in beta!
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